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Le Volpi Scapigliate al fianco di Cecilia Sala: la giornalista va liberata subito

Stiamo vivendo ore di apprensione per le sorti della giornalista Cecilia Sala, incarcerata da due settimane a Teheran senza alcuna motivazione formale. Sala è una professionista stimatissima che ha saputo raccontare con fedeltà e coraggio le realtà di cui è stata testimone, specialmente in teatri di guerra, specialmente in Medio Oriente.
Diverse fonti suggeriscono che lo scopo del regime iraniano sia politico, che si tratti cioè di un sequestro mirato ad ottenere uno scambio di prigionieri. Qualora le finalità fossero di questa natura per così dire pragmatica, ci teniamo a sottolineare che compiere un’ingiustizia ai danni di chi fa informazione libera non sia mai una buona idea e sia anzi controproducente per chi lo fa. Violare il racconto autentico dei fatti o chi lo fa mina la propria credibilità ed espone il fianco alla propaganda esterna.
Una lezione, questa, che ci ha ricordato la stessa Cecilia Sala quando nei giorni successivi al 7 ottobere faceva debunking delle notizie sui crimini commessi da Hamas, perchè sosteneva che fosse importante distinguere i fatti dalle voci per poter essere credibili nell’accertamento delle responsabilità.
Distorcere la realtà o colpire i giornalisti liberi significa contrarre un debito nei confronti della verità, che prima o poi si pagherà sotto altra forma. La stampa libera deve essere protetta da tutti, perchè conviene a tutti.
Nello stringerci intorno alla famiglia di Cecilia e nell’esprimere fiducia nei confronti delle istituzioni italiane al lavoro in queste ore, come Volpi Scapigliate vogliamo quindi associarci all’appello rivolto da Articolo21 all’ambasciatore iraniano Mohammad Reza Sabouri: https://www.articolo21.org/2024/12/chiediamo-lurgente-liberazione-di-cecilia-sala-lettera-aperta-allambasciatore-reza-sabouri/.
Speriamo davvero che le ore e i giorni portino consiglio

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