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AVVISO IMPORTANTE – Tredicesima udienza

Il processo per l’uccisione di Andy si appresta ad affrontare la tredicesima udienza, in programma per venerdì 17 maggio dalle ore 9.30, PRESSO IL PALAZZO DELLA PROVINCIA DI PAVIA (INGRESSO DA PIAZZA PETRARCA – Pavia) e non in Tribunale a Pavia.

Durante l’udienza sono previste la testimonianze di quattro militari della Guardia Nazionale Ucraina chiamati a deporre dalla difesa.

Anche in questo caso la cittadinanza potrà assistere al dibattimento.

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Da barriere a ponti: camminiamo con Andy

Il prossimo 24 maggio sarà l’anniversario dell’uccisione di Andy.

A cinque anni da quella data restano ancora molte ombre sulle dinamiche che hanno portato alla sua morte.

In questi mesi è in corso a Pavia un processo per accertare quanto realmente accaduto.

Noi, amici di Andy, abbiamo deciso di organizzare una camminata per affermare con forza l’esigenza di giungere alla verità.

Partiremo dalla Piazzetta Rocchelli (Via Razzini, Pavia – ritrovo alle ore 7.30), che si trova nel quartiere dove Andy è cresciuto, proseguiremo poi verso il cimitero di San Lanfranco per raggiungere infine il tribunale di Pavia.

L’evento è aperto a tutta la cittadinanza e chiunque potrà scegliere se partecipare a tutto il percorso o aggregarsi solo per un tratto.

Alle ore 9.30 avrà inizio la quattordicesima udienza del processo a porte aperte.

Passo dopo passo, ci avviciniamo alla verità.

Per informazioni info@andyrocchelli.com

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12 Aprile 2019: dodicesima udienza del processo

Nell’udienza di Venerdì 12 aprile hanno testimoniato:
  1. Fabrizio Romano: ex-ambasciatore italiano a Kiev, prestò servizio fino all’autunno 2016 e si occupò direttamente del rientro dei corpi di Andy ed Andrey da Slaviansk a Kiev. Le dichiarazioni rilasciate alla corte sono state generiche circa tale procedura di trasporto ( per la quale fu necessario organizzare un canale di sicurezza e garantire che le forze ucraine non sparassero al guidatore russo che volontariamente coprì parte del tragitto ); Romano ha confermato come la copertura dell’evento da parte dei media ucraini e russi fosse stata totale, mettendo quindi in dubbio la validità della versione dei due generali ucraini venuti a testimoniare volontariamente alcuni mesi fa (affermarono di non aver mai saputo del fatto prima dell’arresto di Markiv); Romano ha inoltre ricordato di aver iteratamente sollevato durante gli incontri tra istituzioni ucraine e amabasciata la necessità di una sollecita ricerca della verità sull’omicidio di andy ed Andrey e sul ferimento di William Roguelon.
  2. Luca Soldati: avvocato esperto di balistica ingaggiato dalla difesa come consulente. L’avvocato si è basato sulla rogatoria ucraina e sul referto autoptico per ipotizzare che: non furono colpi di mortaio diretti bensì schegge ad uccidere Andy; la provenienza di quest’ultime da colpi di mortaio è però difficile da attestare a suo parere; per Mironov, decapitato, ha ammesso che si trattò di colpi di mortaio.
Ipotizza poi un fuoco incrociato (tra filo-russi ed esercito ucraino?) perchè il taxi era crivellato da colpi in entrambe le direzioni: ammette di non aver mai considerato che per tentare di salvarsi il tassista ha fatto una svolta ad U mentre era sotto tiro.
Viene smentito circa la dimensione delle lesioni da arma da fuoco rilevate sul corpo di Andy, in principio minimizzate.
Ipotizza che sullo zaino di Andrea siano state rinvenute sostanze riconducibili a fuochi d’artificio, seppur poco probabili nel Donbass in quei giorni.