L’inviato del quotidiano l’Avvenire segnala tensioni e intimidazioni fasciste in occasione delle udienze in tribunale per accertare le responsabilità per l’uccisione del fotoreporter ucciso nel 2014
Articolo di Nello Scavo, inviato a Pavia, pubblicato dall’Avvenire il 24 novembre 2018 – L’energumeno dietro alla telecamera della tv ucraina non era da solo. Non lo è mai. Il gruppo di nazionalisti ucraini che a Pavia presidia il processo per l’omicidio del fotogiornalista Andrea Rocchelli è molto di più che una compagnia solidale con Vitaly Markiv, 29 anni, comandante italo-ucraino dell’esercito nazionale di Kiev arrestato per l’omicidio di Rocchelli e del giornalista russo Andrei Mironov.
Nell’agguato (del 24 maggio 2014, ndr) rimase ferito gravemente anche il giovane fotografo francese WilliamRoguelon. […]
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